Vince la Dolomiti Marathon ad un anno dalla rimozione del tumore
A volte la realtà è così incredibile da sembrare la trama di un film. Potrebbe già essere una bella storia raccontare che Marco Menegardi, medico radiologo dell’Ospedale San Pellegrino di Castiglione delle Stiviere (Gruppo Mantova Salus), ha vinto la Primiero Dolomiti Marathon un anno ed una settimana dopo aver subito la rimozione di un tumore. La storia diviene ancora più incredibile se si aggiunge che la scoperta della massa tumorale è avvenuta per caso, mentre Menegardi testava su sé stesso un nuovo ed avanzato strumento, appena arrivato.
“Sono stato fortunato – commenta il dott. Menegardi – anche perché normalmente non si testano gli ecografi su sé stessi, esiste un preciso protocollo. In quel momento però ero da solo ed ero molto incuriosito dalle potenzialità della nuova apparecchiatura. Ho notato subito che c’era qualcosa, poi confermato dalla risonanza magnetica a cui mi ha sottoposto la responsabile del San Pellegrino Katiuscia Menni. Una massa di 5cm sul rene, poi rilevatasi un tumore da asportare”.
Il conseguente ciclo di analisi porta all’operazione, il tempo medio di recupero è di circa un mese. Menegardi però, da podista e medico appassionato, ha bruciato le tappe: “Dopo una settimana sono rientrato al lavoro e dopo 2 ho ripreso gradualmente a correre. Un mese dopo stava già preparando il mondiale della 100km in Germania. Ad un paziente non consiglierei di anticipare i tempi, ma avevo molta voglia di ricominciare la mia professione e l’attività fisica, due cose a cui sono profondamente legato”. Il medico aloisiano, tesserato per il GS Orobie, vanta nel suo palmares 3 titoli di campione italiano sulla distanza dei 100km, conquistati nel 2017, 2019 e 2021. Poi lo scorso giugno la partecipazione alla Primiero Dolomiti Marathon, una gara molto impegnativa che si sviluppa lungo 42 km con 1.300 m di dislivello, con circa 1.500 partecipanti al via, in cui Menegardi è rimasto sempre al comando: “Ho vinto la gara con il tempo di 3h02’42”, peccato perché il record della manifestazione era inferiore di soli 2 minuti”.
Insomma una storia da film, di quelli a lieto fine.