Una mostra in chirurgia: per curare (anche) con l’arte

La Chirurgia generale dell’Ospedale San Pellegrino (Gruppo Mantova Salus) si è trasformata in una piccola pinacoteca, grazie ai quadri del pittore castiglionese Danilo Secchi: “L’idea è nata un po’ per caso – spiega il responsabile del reparto, Valentino Prandini – osservando il corridoio della Chirurgia notavo che i pazienti, invitati a fare qualche passo per iniziare il decorso post operatorio ed al contempo per la profilassi contro le embolie, si guardavano attorno; vedevano gli estintori, qualche stampa informativa, la mappa delle uscite di sicurezza, ma tutto questo dava poca soddisfazione. Ecco allora che abbiamo deciso di chiedere a Danilo Secchi, artista di castiglione, di poter appendere alcune sue opere. Abbiamo scelto i quadri più vivaci e colorati, che potranno poi essere sostituti a rotazione”.

L’iniziativa è stata subito appoggiata dalla direzione generale dell’Ospedale: “Sappiamo che c’è una stretta correlazione tra bellezza e salute – spiega Anna Nicchio, amministratrice del Gruppo Mantova Salus – lo illustra un report del OMS, che spiega come l’arte contribuisca ad innalzare i livelli di ossitocina, possa incidere sulla modulazione dei neurotrasmettitori come la serotonina, diminuisca il cortisolo (l’ormone dello stress) generi un aumento delle capacità immunitarie e della reattività cardiovascolare. Per questo l’idea del dott. Prandini è stata immediatamente accolta. Vorrei ringraziare anche l’artista Danilo Secchi, che ha prestato le sue opere. Ci sentiamo molto legati al territorio, a cui offriamo i nostri servizi, questa volta è stato un nostro concittadino a farci un bel regalo ed il suo gesto e la sua generosità ci fanno oltremodo sentire apprezzati ed orgogliosi di appartenere a questa comunità”.

L’artista Secchi è stato paziente nel reparto di Prandini e in quella occasione è nata la reciproca stima: “Durante il giro dei letti Prandini ha visto le foto di alcune mie opere e gli sono piaciute molto, tanto che mi ha commissionato la copertina del suo libro (Complotto al Saint Louis). Quando mi ha proposto di esporre alcune mie opere qui ho accettato volentieri, perché spero che possa alleviare le pene di chi è ricoverato”.